Ideale Estraneo

Fedayn_Eam

Saranno passati più di vent’anni da quella sera.
La sera in cui decidemmo che volevamo cambiare.
Che ci eravamo rotti i coglioni di vedere la partita al solito posto.
Volevamo andare lì, in mezzo a loro.

Li avevo visti per mesi e mesi.
Compatti come un’armata.
Senza tamburi, soltanto mani e voce.
E che voce, cazzo. Un ruggito.

Il loro simbolo mi ricordava Che Guevara.
Un capellone col basco, rigorosamente azzurro.
Una sciarpa azzurra a coprire il volto.
Un coltello stretto nel pugno sinistro.

Ma fu un’altra cosa a convincerci.
A farci alzare le chiappe da dove stavamo e ad andare lì, vicino a loro.
Fu quella sigla.
E.A.M.
Non sapevo, non sapevamo cosa significasse.
Poi ci fu spiegato.
Estranei alla Massa.

Come volevamo essere noi.
Come volevo essere io.

“Liberté pour les ultras”

Lutece Falco

Mentre il loro presidente, lo sceicco plurimiliardario Nasser Al-Khelaifi, teneva il discorso di ringraziamento per il quarto campionato consecutivo vinto, i tifosi del PSG hanno intonato il coro “Liberté pour les ultras”. Si, perché a Parigi gli ultras non possono più andare allo stadio. Ospiti non graditi dalla proprietà del club.

Il 28 febbraio 2010 un membro dei Casual Firm Paris, Yann, venne ucciso durante alcuni scontri fuori allo stadio in occasione di PSG – Olimpique Marsiglia. La proprietà del PSG colse la palla al balzo ed estromise dallo stadio sia gli storici Kop de Boulogne (di estrema destra), di cui i Casual Firm erano un gruppo affine, sia le nuove leve del Virage Auteuil (Supras, Lutece Falco e Tigris Mystic), più multiculturali e slegate dalla politica nazionalistica. Tra le due anime del tifo parigino c’erano stati in passato problemi e scontri, quindi la morte di Yann fu il pretesto ideale per eliminare ogni traccia di ultras dal Parco dei Principi, vietando la vendita degli abbonamenti agli ultras.

Recentemente è sorto il “Collectif Ultras Paris“, movimento apolitico che punta proprio al ritorno degli ultras parigini allo stadio. Secondo alcuni, è proprio il CUP che ha organizzato questa piccola contestazione.

Noi napoletani non possiamo che solidarizzare con questi tifosi e sperare che gli ultras parigini possano tornare allo stadio. Indipendentemente dai colori e dagli orientamenti politici, è importante sostenere tutte le iniziative ultras, italiane e internazionali, che tentano di contrastare la repressione insita nella malsana idea di “Calcio moderno”.