Colombia partenopea

Gonzalo_Martinez

Gira questa voce, da giorni.
James Rodriguez al Napoli.
E’ possibile? Pare di si.
E’ probabile? Pare di no.
Staremo a vedere.

Napoli è una città sudamericana fuori dal Sudamerica.
Questo narra la leggenda, questo dice la storia.
Città ideale soprattutto per gli argentini, ma anche per brasiliani come Antonio de Oliveira Filho, Ricardo Rogério de Brito o Luís Vinícius de Menezes – che a Napoli ci vive ancora.

E i colombiani? Si, anche loro si sono trovati bene a Napoli. Almeno stando a sentire i loro racconti di quando giocavano al San Paolo.
Il primo fu Freddy Eusebio Rincon, 27 partite e 7 gol in un solo anno, prima di andare a vincere una Coppa Campioni a Madrid, sponda merengues.
L’ultimo colombiano in maglia azzurra, escludendo il portiere David Ospina, è stato Camilo Zuniga, che oggi se la spassa sulle spiagge di mezzo mondo in compagnia di donne sempre molto procaci.
Uno da cui ci si aspettava molto era Pablo Armero, soprannominato da molti “30 sul campo”, anche se il riferimento non era agli scudetti che la Juventus festeggiava in barba alle sentenze…
Uno che aveva forse bisogno di qualche chance in più era Duvan Zapata, reduce da una grande stagione con l’Atalanta e da buone annate con Samp e Udinese.

Ma nel mio cuore c’è un altro colombiano. Visto e vissuto negli anni più belli: quelli tra l’adolescenza e l’età adulta.
Purtroppo per me, sono stati gli anni peggiori del Napoli Calcio, conclusi infatti col fallimento.
Era un laterale (perché non si è mai capito se fosse terzino, ala o guardalinee). Macinava chilometri sulla fascia, spesso dimenticando il pallone dietro di sé.
Aveva un piede morbido, morbidissimo, praticamente un mattone.
In 32 presenze in maglia azzurra non ha mai segnato un gol e forse avrà ingarrato tre cross a voler essere gentili.
I suoi strappi incendiavano il San Paolo in anni talmente bui che, quando c’era una punizione dal limite, si invocava il nome di Gianluca Luppi, non certo Cruz, Mihailovic o Pirlo.

Questo colombiano si chiamava, e si chiama tuttora, Gonzalo Martinez, ‘O Nirone. Quando penso ad un giocatore colombiano in camiseta azul, il primo pensiero va a lui.
Anche per questo, James, vedi di muoverti.
Jamme bell.