Sogni, realtà, coerenza e mentalità

Stadio San Paolo Restaurato

Da qualche giorno è possibile apprezzare l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione del Tempio.
Il timore che si realizzasse una schifezza ultramoderna e senza anima era dietro l’angolo. La volontà dei Padroni del Pallone di trasformare gli stadi in salotti costosissimi è nota e non passa giorno che qualcuno, tra cui il proprietario del Bari, non ci ricordi che l’epoca dei settori popolari e dei prezzi per i ceti meno abbienti è prossima a finire.
La partita di calcio deve diventare uno spettacolo per 50 mila persone al massimo, comodamente seduti su morbide poltroncine per almeno due ore, al costo di una cinquantina di euro a cranio (per quanto concerne la curva, ossia il settore meno caro…).

Temevo, temevamo l’infausto tentativo di stravolgere il San Paolo, di fare le prove generali della trasformazione dello Stadio in Teatro. Invece le prime immagini che ci arrivano da Fuorigrotta ci riempiono gli occhi di gioia e di emozione. La ristrutturazione ha lasciato allo stadio l’odore… dello stadio. Nessun teatro, nessun salotto, nessun luogo dedicato ai soci di qualche fottuto club esclusivo. L’essenza del Tempio non pare minimamente stravolta, ma addirittura amplificata, dai nuovi sediolini e dalla splendida pista di atletica colorata d’azzurro (anche se personalmente preferisco gli stadi senza pista, ma vabbé). A breve vi saranno anche maxischermi, finalmente.

Adesso non rimane che riempire questo Tempio restaurato.
Riempirlo di sogni e di realtà.
Riempirlo di coerenza e mentalità.